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ODISSEO FRAEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO. CANTO 5 (seconda parte): ODISSEO RIPARTE DA OGIGIA CON LA SUA ZATTERA.

ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO.
CANTO 5 (seconda parte): ODISSEO RIPARTE DA OGIGIA CON LA SUA ZATTERA.

Odisseo sospinse la sua zattera, opponendosi alle lievi onde che increspavano il mare, una forte emozione lo pervadeva, un misto di eccitazione per la libertà restituitagli, e di timore per quello che doveva ancora affrontare per il suo rientro in patria. Ma il mare profumava di salsedine e i suoi fluttui allegri lo rinfrescavano. Si voltò ancora un attimo per dare un ultimo sguardo a Calipso, alla sua isola, ma non prima di essere abbastanza lontano dalla sua vista, non voleva alimentare in nessun modo una se pur piccola illusione nel suo cuore, che tanto lo aveva amato, al punto da renderlo quasi prigioniero, ammaliato dalla sua carismatica bellezza. Ma ora sentiva come un’impazienza impadronirsi di lui, al ricordo della sua bellissima Sposa… lo avrebbe ancora accolto con amore dopo tutti questi anni? dopotutto nel suo cuore aveva serbato intatto il suo amore per lei. E chissà Telemaco, se lo avrebbe mai riconosciuto….

Il mare era clemente e lui si addormentava in un dondolio leggero in cui si sperdeva nei suoi sogni al confine tra realtà e fantasia. Passarono i giorni …

Massaggio e lutto

In questi momenti di sofferenza il contatto fisico comunica solidarietà, vicinanza, fratellanza più delle parole .
Il massaggio è percepito come mezzo per fornire un contatto fisico gradito e allo stesso tempo professionale, esso infatti riduce la percezione di vuoto e solitudine che possono provare familiari e amici in lutto, inoltre stimola i recettori tattili che rilasciano ossitocina un ormone che , fra tanti benefici, allevia lo stress. È stato dimostrato che ricevere massaggi rilassanti, per otto settimane dopo la morte di una persona cara, può fornire la necessaria consolazione durante un intenso e stressante periodo di lutto.

ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO. CANTO 5 (prima parte): CALIPSO

ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO.

CANTO 5 (prima parte): CALIPSO

…Era una tiepida giornata primaverile, quelle in cui l’aria si riempie di promesse. La bella Calipso tesse una tela in compagnia delle sue ancelle, ma non riesce a chetare un senso di tristezza, nel pensare ad Odisseo, che ultimamente sente come estraniato, immerso nelle sue nostalgie. I suoi pensieri vagano nella leggera brezza mattutina, quando d’improvviso le appare come dal nulla Ermes, il messaggero di Zeus. Ne rimane quasi spaventata, immaginandosi già chissà quali notizie. – “Ermes, cosa ti porta qui?” – “mia cara, è Zeus che mi manda a dirti che devi lasciare andare Odisseo, è tempo che lui rientri ad Itaca” – “Zeus è crudele con me, lui sa quanto io ami Odisseo, ma se questo è il suo volere, non posso di certo oppormi. D’altra parte ormai la tristezza di Odisseo pervade le nostre giornate, lui si è isolato, e forse è meglio così, anche se questo mi spezza il cuore. Ma sappi che non ho navi, né uomini da mettere a sua disposizione” – “capisco bene, del resto non si possono contrastare le decisioni di Zeus. Basterà che tu comunichi ad Odisseo la tua volontà di lasciarlo andare, e lui troverà il modo”. Detto questo Ermes scomparse, così come era apparso.

Calipso rimase ferma a pensare, non so per quanto tempo, la sua volontà si era come arresa …

La Gestalt

FRIEDRICH SALOMON PERLS
“Io sono io. Tu sei tu.
Io non sono al mondo per soddisfare le tue aspettative.
Tu non sei al mondo per soddisfare le mie aspettative.
Io faccio la mia cosa. Tu fai la tua cosa.
Se ci incontreremo sarà bellissimo;
altrimenti non ci sarà stato niente da fare.”
“Se ti assumi la responsabilità di quello che stai facendo,
del modo in cui produci i tuoi sintomi,
del modo in cui produci la tua malattia,
del modo in cui produci la tua esistenza
– al momento stesso in cui entri in contatto con te stesso –
allora ha inizio la crescita, ha inizio l’integrazione“
“Assumersi responsabilità per un altro,
interferire con la sua vita e sentirsi onnipotenti, sono la stessa cosa”
“Sarò con te. Sarò con te con il mio interesse,
la mia noia, la mia pazienza, la mia rabbia, la mia disponibilità.
Sarò con te […] ma non ti posso aiutare.
Sarò con te. Tu farai quello che riterrai necessario”

“La consapevolezza di per sé può essere curativa.
Dato che con una piena consapevolezza si diventa autoconsapevoli
dell’autoregolazione dell’organismo,
si può lasciare che l’organismo prenda in mano la situazione senza interferire,
senza interrompere: della saggezza dell’organismo ci si può fidare.
Di contro a questo atteggiamento troviamo l’intera patologia
dell’automanipolazione, del controllo ambientale e via dicendo,
che interferisce con i sottili meccanismi dell’autoregolazione dell’organismo”
Friedrich Salomon Perls

Secondo Perls si tratta quindi di vivere il “qui ed ora” per trovare la soluzione della difficoltà ed imparare ad autorealizzarsi. Per arrivare ad un maggior benessere è necessario fare un’approfondita analisi di sé stessi potendo così definire nuovi modi di vivere le esperienze ne “qui ed ora”. La presa di coscienza di noi stessi ci permetterà di ristabilire le prospettive su quello che ci succede riuscendo ad affrontare le situazioni con occhi nuovi. Questo accadrà se riusciamo ad assumerci le responsabilità delle nostre azioni, in modo da accettare gli errori ed elaborare i rischi che ci portano a fare determinate scelte, solo in questo modo atterremo la nostra autonomia riuscendo così a dare un significato nuovo, più libero alla nostra esistenza. Infine, Perls e la sua terapia Gestaltica propone un intervento sull’individuo cercando di far elaborare le sue percezioni della realtà e ritrovare le proprie potenzialità per una vita più autonoma. Questa tecnica incoraggia il risveglio emotivo del cliente:
SENTO – SONO CONSAPEVOLE – SCELGO – SPERIMENTO – SONO LA MONDO – CAMBIO
Il paradosso del cambiamento dice che io cambio quando riconosco di essere così come sono. Perls infatti ha detto: “Non possiamo indurre deliberatamente il cambiamento, né in noi stessi, né negli altri. Questo è un punto decisivo: sono molti quelli che dedicano la propria esistenza a realizzare una loro concezione di come ‘dovrebbero’ essere, invece di realizzare se stessi”.
Per Perls la nevrosi è legata all’accumulo di Gestalt incompiute, quindi di bisogni non soddisfatti. Il processo permanente di adattamento creativo e dell’uomo al proprio ambiente, interiore ed esteriore, costituisce il Sé.
Il Sé dei gestaltisti ha tre funzioni:
1. ES – Cosa sento – sensazioni – pre contatto
2. IO – cosa voglio e cosa faccio – contatto e contatto pieno
3. PERSONALITA’ – cosa provo dopo averlo fatto – post contatto

Articolo di Attenni Stella

IL MONDO DEI COLORI Un viaggio tra il Visibile e l’Invisibile – cap.19 – La terapia attraverso il colore (3)- di Daniela Deneb Felici

Andiamo avanti con la nostra indagine riprendendo dal punto in cui ci siamo lasciati nel capitolo precedente entrando nel merito di tutto ciò che fa riferimento ad ognuno dei 7 chakra principali. Vedremo le qualità energetiche dei 4 chakra rimanenti e come queste siano collegate ad aspetti, ambiti, espressioni, funzioni, comportamenti che riguardano la vita dell’essere umano e la sua salute fisica, mentale, emozionale e spirituale.

4° Chakra ANAHATA colore Verde
Il quarto Chakra chiamato Anahata si trova a livello del Plesso Cardiaco, precisamente tra i due capezzoli. È chiamato anche chakra del Cuore ed è raffigurato con dodici petali di colore verde. È per eccellenza il chakra dell’Amore, della pace, della felicità, del rapporto con gli altri, della compassione e dell’equilibrio. Dal punto di vista fisico è associato al cuore, al sistema circolatorio e respiratorio, ai polmoni, al sistema immunitario, a braccia e mani. La ghiandola endocrina a cui è collegato è il timo. (continua)

IL MONDO DEI COLORI Un viaggio tra il Visibile e l’Invisibile – cap.18 – La terapia attraverso il colore (2)- di Daniela Deneb Felici

Per arrivare a comprendere le basi su cui poggia la Terapia attraverso il colore, nel capitolo precedente abbiamo introdotto I chakra. Li abbiamo descritti come veri e propri vortici che “risucchiano” energia dall’esterno ruotando in senso orario rendendola disponibile per la fitta rete di canali energetici di cui è costituito il nostro organismo. Li abbiamo definiti come “porte” attraverso cui assorbiamo e restituiamo energia in uno scambio continuo con il mondo esterno, ciascuno nel suo specifico livello vibrazionale che corrisponde al suo preciso colore e in un continuo movimento di scambio che alimenta
uno degli strati del campo aurico.

Abbiamo visto anche che ciascun Chakra corrisponde ad uno dei sette corpi energetici dell’uomo ma, sempre in base alla sua frequenza vibrazionale, oltre ad un colore, ciascuno di essi corrisponde a un suono, a un elemento naturale, a un pianeta e così di seguito fino ad arrivare a aree precise del corpo e alle loro specifiche funzioni.

ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO. CANTO 4: TELEMACO INCONTRA MENELAO

ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO.
CANTO 4: TELEMACO INCONTRA MENELAO

…Telemaco e Mentore, assorti nei loro pensieri, guardavano dal finestrino della carrozza le verdi praterie scorrere, fino a scorgere in lontananza la città di Sparta. La reggia era ancora più sontuosa e riccamente decorata di quella di Nestore, ma non c’era da stupirsene, visto che era quella di un Re. Anche qui si mostrarono subito molto accoglienti ed i rituali di benvenuto si ripeterono. Al ricco banchetto gli furono riservati i posti difronte al Re, che non era stato ancora avvisato di chi fossero gli ospiti, ma intorno già si vociferava sulla loro identità; la stessa Elena ne era ormai certa, anche data l’incredibile somiglianza del ragazzo ad Odisseo. Elena fece ingresso nella sala da pranzo e anche solo il fruscio delle sue vesti fece girare Telemaco, che ne rimase subito colpito, dalla sua grazia e bellezza. Era dunque a causa del rapimento di lei che si era scatenata la famosa guerra di Troia, dove il padre aveva combattuto!? Elena si sedette accanto al marito e gli sussurrò che il ragazzo era il figlio di Odisseo. Menelao allora si alzò con il calice alzato e disse: – “caro Telemaco, brindiamo! sono felice che tu sia qui, immagino che vorrai avere notizie di tuo Padre?” – “ad Itaca non possiamo più resistere …

IL MONDO DEI COLORI Un viaggio tra il Visibile e l’Invisibile – cap.17 – La terapia attraverso il colore (1)- di Daniela Deneb Felici

Proprio come il seme cerca all’inizio nutrimento nel terreno, così l’uomo, all’inizio del suo processo evolutivo, cerca nel mondo materiale ciò di cui ha bisogno per il suo benessere e la sua crescita. Successivamente l’uomo, proprio come le piante, comincia ad aver bisogno di sostanze di tipo più elevato per continuare a svilupparsi e per raggiungere la pienezza e la bellezza della loro maturità. La pianta emerge dal terreno e si spinge verso il cielo, per assorbire dal sole le energie di cui le sue foglie si nutrono: le foglie, controparti superiori delle radici, assorbono le energie della luce e dell’ossigeno nel processo della fotosintesi. In modo simile l’uomo, attraverso i suoi centri eterici, assorbe dai piani superiori la luce con tutti i suoi colori.
Infine, dopo aver assorbito luce (quindi l’intero spettro dei colori), sia l’uomo che la pianta cominciano ad irradiarla: la pianta lo fa con il suo fiore (luce tramutata) che emette profumo e polline; l’uomo lo fa irradiando la sua luce interiore, quindi le ‘qualità’ dei suoi corpi sottili, attraverso la sua aura.
Ogni essere umano possiede un campo energetico che appare di forma ovoidale, cioè l’aura, che si irradia da lui come il sole emana i suoi raggi.
E’ formata da diversi strati di colore diverso che, sovrapponendosi l’uno all’altro, circondano il corpo fisico e lo avvolgono …

IL MONDO DEI COLORI Un viaggio tra il Visibile e l’Invisibile – cap.16 – I Colori terziari e la Ruota dei colori – di Daniela Deneb Felici

Nel nostro viaggio alla ricerca del significato dei colori abbiamo visto come scienziati ed artisti abbiano parallelamente indagato sulle loro caratteristiche e proprietà l’indagine scientifica si è occupata prevalentemente delle loro caratteristiche fisiche e delle leggi a cui rispondono per essere percepiti dai nostri sensi, gli artisti e i filosofi si sono occupati prevalentemente dell’effetto che provocano nelle emozioni e nella psiche.
Da Goethe in poi, e ancor più ai tempi in cui scriveva Kandinski, le due direzioni di ricerca si sono evolute, anche attingendo l’una dall’altra, fino a porsi la questione dell’uso ‘corretto’ del colore. Gli artisti, sensibili alla loro potenziale influenza (Kandinskij ha dato loro voce ) si sono posti il problema della ‘responsabilità’ implicita nell’uso e nella scelta del colore… (continua)

ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO. CANTO 3: TELEMACO INCONTRA NESTORE

ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO.
CANTO 3: TELEMACO INCONTRA NESTORE

…Telemaco si svegliò intorpidito, dall’umido della brezza marina della notte, la nave procedeva lentamente verso l’alba, e nel chiarore lattiginoso, all’orizzonte, s’intravedeva un lembo di terra, era l’isola di Pilo, la patria del vecchio saggio Nestore. Tutto l’equipaggio ancora indugiava nel sonno della notte. Telemaco si avvolse infreddolito nel suo mantello e si avvicinò alla balaustra della poppa, dove Mentore già gli porgeva una bevanda calda che stringeva fra le mani per scaldarsi – “guarda caro, quella nuvola di fumo, lì a riva, sicuramente stanno bruciando delle erbe in onore degli Dei”. L’immagine era suggestiva e malinconica al contempo, i pensieri di Telemaco fluivano leggeri, come un gabbiano che si libra nel cielo per la prima volta. Intanto tutto l’equipaggio si era svegliato, e l’approdo era ormai prossimo.

Nestore li accolse con gentilezza, ma quando gli venne riferito che si trattava del figlio di Odisseo, i suoi modi si fecero accoglienti ed affettuosi; era veramente felice di averlo al suo cospetto. – “mio caro ragazzo, non ho notizie di tuo padre, ma sono sicuro che se andrai da Menelao ed Elena, sapranno dirti qualcosa di più. Ma intanto prima di ripartire voglio condurre te e Mentore alla mia dimora, dove avrete modo di riposare e rifocillarvi”.
Giunsero ad un bellissimo palazzo…

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ODISSEO FRAEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO. CANTO 5 (seconda parte): ODISSEO RIPARTE DA OGIGIA CON LA SUA ZATTERA.

ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO.
CANTO 5 (seconda parte): ODISSEO RIPARTE DA OGIGIA CON LA SUA ZATTERA.

Odisseo sospinse la sua zattera, opponendosi alle lievi onde che increspavano il mare, una forte emozione lo pervadeva, un misto di eccitazione per la libertà restituitagli, e di timore per quello che doveva ancora affrontare per il suo rientro in patria. Ma il mare profumava di salsedine e i suoi fluttui allegri lo rinfrescavano. Si voltò ancora un attimo per dare un ultimo sguardo a Calipso, alla sua isola, ma non prima di essere abbastanza lontano dalla sua vista, non voleva alimentare in nessun modo una se pur piccola illusione nel suo cuore, che tanto lo aveva amato, al punto da renderlo quasi prigioniero, ammaliato dalla sua carismatica bellezza. Ma ora sentiva come un’impazienza impadronirsi di lui, al ricordo della sua bellissima Sposa… lo avrebbe ancora accolto con amore dopo tutti questi anni? dopotutto nel suo cuore aveva serbato intatto il suo amore per lei. E chissà Telemaco, se lo avrebbe mai riconosciuto….

Il mare era clemente e lui si addormentava in un dondolio leggero in cui si sperdeva nei suoi sogni al confine tra realtà e fantasia. Passarono i giorni …

Massaggio e lutto

In questi momenti di sofferenza il contatto fisico comunica solidarietà, vicinanza, fratellanza più delle parole .
Il massaggio è percepito come mezzo per fornire un contatto fisico gradito e allo stesso tempo professionale, esso infatti riduce la percezione di vuoto e solitudine che possono provare familiari e amici in lutto, inoltre stimola i recettori tattili che rilasciano ossitocina un ormone che , fra tanti benefici, allevia lo stress. È stato dimostrato che ricevere massaggi rilassanti, per otto settimane dopo la morte di una persona cara, può fornire la necessaria consolazione durante un intenso e stressante periodo di lutto.

LA LEGGE DELLA POLARITA’

Nella comprensione delle Leggi Universali la Legge della Polarità merita una speciale menzione perché dalla polarità nasce la dualità e quindi il ritmo, di conseguenza da essa origina la vita stessa. Tutto è duale, ogni cosa ha il suo opposto, uguali nella sostanza e diversi in grado, due facce della stessa medaglia, due estremi di un’unica Verità.

ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO. CANTO 5 (prima parte): CALIPSO

ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO.

CANTO 5 (prima parte): CALIPSO

…Era una tiepida giornata primaverile, quelle in cui l’aria si riempie di promesse. La bella Calipso tesse una tela in compagnia delle sue ancelle, ma non riesce a chetare un senso di tristezza, nel pensare ad Odisseo, che ultimamente sente come estraniato, immerso nelle sue nostalgie. I suoi pensieri vagano nella leggera brezza mattutina, quando d’improvviso le appare come dal nulla Ermes, il messaggero di Zeus. Ne rimane quasi spaventata, immaginandosi già chissà quali notizie. – “Ermes, cosa ti porta qui?” – “mia cara, è Zeus che mi manda a dirti che devi lasciare andare Odisseo, è tempo che lui rientri ad Itaca” – “Zeus è crudele con me, lui sa quanto io ami Odisseo, ma se questo è il suo volere, non posso di certo oppormi. D’altra parte ormai la tristezza di Odisseo pervade le nostre giornate, lui si è isolato, e forse è meglio così, anche se questo mi spezza il cuore. Ma sappi che non ho navi, né uomini da mettere a sua disposizione” – “capisco bene, del resto non si possono contrastare le decisioni di Zeus. Basterà che tu comunichi ad Odisseo la tua volontà di lasciarlo andare, e lui troverà il modo”. Detto questo Ermes scomparse, così come era apparso.

Calipso rimase ferma a pensare, non so per quanto tempo, la sua volontà si era come arresa …

La Gestalt

FRIEDRICH SALOMON PERLS
“Io sono io. Tu sei tu.
Io non sono al mondo per soddisfare le tue aspettative.
Tu non sei al mondo per soddisfare le mie aspettative.
Io faccio la mia cosa. Tu fai la tua cosa.
Se ci incontreremo sarà bellissimo;
altrimenti non ci sarà stato niente da fare.”
“Se ti assumi la responsabilità di quello che stai facendo,
del modo in cui produci i tuoi sintomi,
del modo in cui produci la tua malattia,
del modo in cui produci la tua esistenza
– al momento stesso in cui entri in contatto con te stesso –
allora ha inizio la crescita, ha inizio l’integrazione“
“Assumersi responsabilità per un altro,
interferire con la sua vita e sentirsi onnipotenti, sono la stessa cosa”
“Sarò con te. Sarò con te con il mio interesse,
la mia noia, la mia pazienza, la mia rabbia, la mia disponibilità.
Sarò con te […] ma non ti posso aiutare.
Sarò con te. Tu farai quello che riterrai necessario”

“La consapevolezza di per sé può essere curativa.
Dato che con una piena consapevolezza si diventa autoconsapevoli
dell’autoregolazione dell’organismo,
si può lasciare che l’organismo prenda in mano la situazione senza interferire,
senza interrompere: della saggezza dell’organismo ci si può fidare.
Di contro a questo atteggiamento troviamo l’intera patologia
dell’automanipolazione, del controllo ambientale e via dicendo,
che interferisce con i sottili meccanismi dell’autoregolazione dell’organismo”
Friedrich Salomon Perls

Secondo Perls si tratta quindi di vivere il “qui ed ora” per trovare la soluzione della difficoltà ed imparare ad autorealizzarsi. Per arrivare ad un maggior benessere è necessario fare un’approfondita analisi di sé stessi potendo così definire nuovi modi di vivere le esperienze ne “qui ed ora”. La presa di coscienza di noi stessi ci permetterà di ristabilire le prospettive su quello che ci succede riuscendo ad affrontare le situazioni con occhi nuovi. Questo accadrà se riusciamo ad assumerci le responsabilità delle nostre azioni, in modo da accettare gli errori ed elaborare i rischi che ci portano a fare determinate scelte, solo in questo modo atterremo la nostra autonomia riuscendo così a dare un significato nuovo, più libero alla nostra esistenza. Infine, Perls e la sua terapia Gestaltica propone un intervento sull’individuo cercando di far elaborare le sue percezioni della realtà e ritrovare le proprie potenzialità per una vita più autonoma. Questa tecnica incoraggia il risveglio emotivo del cliente:
SENTO – SONO CONSAPEVOLE – SCELGO – SPERIMENTO – SONO LA MONDO – CAMBIO
Il paradosso del cambiamento dice che io cambio quando riconosco di essere così come sono. Perls infatti ha detto: “Non possiamo indurre deliberatamente il cambiamento, né in noi stessi, né negli altri. Questo è un punto decisivo: sono molti quelli che dedicano la propria esistenza a realizzare una loro concezione di come ‘dovrebbero’ essere, invece di realizzare se stessi”.
Per Perls la nevrosi è legata all’accumulo di Gestalt incompiute, quindi di bisogni non soddisfatti. Il processo permanente di adattamento creativo e dell’uomo al proprio ambiente, interiore ed esteriore, costituisce il Sé.
Il Sé dei gestaltisti ha tre funzioni:
1. ES – Cosa sento – sensazioni – pre contatto
2. IO – cosa voglio e cosa faccio – contatto e contatto pieno
3. PERSONALITA’ – cosa provo dopo averlo fatto – post contatto

Articolo di Attenni Stella

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