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IL MONDO DEI COLORI Un viaggio tra il Visibile e l’Invisibile – cap.21 – La terapia attraverso il colore (6)- di Daniela Deneb Felici

Abbiamo visto finora come tutti gli aspetti della vita e tutte le attitudini comportamentali siano associate al corpo fisico attraverso i Chakra.
E abbiamo visto anche come oggi, soprattutto nel campo della medicina olistica, sia sempre più diffusa e accreditata la Cromoterapia, ossia la cura attraverso i colori.
I colori, associati per proprietà vibrazionali ai chakra corrispondenti, interessano a loro volta aree specifiche del corpo fisico, (associate a loro volta ad attitudini che riguardano i 4 piani dell’esistenza – fisico, mentale, emozionale e spirituale -). Fin dall’antichità, nelle culture orientali e nella tradizione esoterica occidentale, questa conoscenza ha introdotto, sia nel campo medico che in alcuni usi e costumi popolari, la possibilità di intervenire laddove ci fosse bisogno di potenziare o attenuare le specifiche attività vibrazionali al fine di ristabilire l’equilibrio e/o attivare i processi di guarigione attraverso i colori.
Anche di questo troviamo testimonianza nelle antiche culture. Per esempio in India la medicina Ayurvedica ha sempre considerato i colori come elementi che influenzano i chakra e i punti vitali del corpo ad essi associati. Le terapie cromoterapiche erano praticate anche nell’antico Egitto e la mitologia assegna la sua scoperta al dio Thot. Ma più recenti scoperte archeologiche ne testimoniano l’uso in epoche ancora più antiche.
Il medico e filosofo persiano Avicenna fece addirittura una carta dei colori che corrispondevano alla temperatura e alle condizioni fisiche del corpo: il rosso indicava lo scorrere del sangue ed era considerato controindicato nelle emorragie mentre il blu lo raffreddava favorendo la coagulazione.

Per scendere un po’ più nel dettaglio è importante sottolineare alcune linee guida che sono alla base della terapia attraverso i colori. Generalmente ci si ritrova a trattare due tipi di individui, quelli che hanno bisogno di stimolazione, per far aumentare il loro livello di attività, e quelli che hanno bisogno di essere sedati, per potersi rilassare e riposare.
In genere l’indaco, il giallo limone e il violetto stimolano all’attività.
Il verde, il blu e il violetto potrebbero rivelarsi utili per produrre rilassamento.
In entrambi i casi questo va verificato in base alle peculiarità e alle specifiche esigenze di ogni singolo paziente.
Il celeste è uno dei grandi antisettici che il guaritore esoterico ha a sua disposizione, e al quale può ricorrere senza far soffrire il paziente degli effetti collaterali causati dagli antisettici chimici.
Il rosso è appropriato per i tipi anemici, che tendono ad essere pigri e assonnati.
Il blu è adatto per calmare i tipi dal comportamento focoso ed irritabile. In questi casi è utile e opportuno esaminare le urine, gli escrementi, le unghie e il bulbo oculare: se il colore tende verso il rosso bisogna applicare il blu, se tende verso il blu bisogna applicare il rosso.

Il tema astrologico di nascita ci fornisce informazioni importanti attraverso la disposizione dei pianeti nei vari elementi.
Gli individui che hanno una preponderanza di pianeti in segni di fuoco, ad esempio, negli stati febbrili tendono a reagire bene al blu, mentre gli individui con preponderanza di terra reagiscono al rosso, quelli di aria al verde e quelli d’acqua al giallo. Il tema natale può darci anche indicazioni importanti su quali colori mancano nell’organismo del paziente.

Ma quali sono le modalità attraverso cui applicare i colori e le loro frequenze affinché entrino in risonanza con l’energia del Chakra corrispondente e con le funzioni fisiche, emozionali, mentali e inconsce a cui è associato affinché – come dimostrato dalla fisica quantistica – si produca un’azione di riequilibrio energetico che influenzi il nostro organismo e ne favorisca la guarigione?
Egiziani e Greci facevano uso di cristalli, pietre e unguenti colorati dipingendo le pareti dei luoghi di cura, filtrando la luce delle torce e delle candele attraverso drappi di stoffa colorata, tingendo del colore desiderato l’acqua in cui fare il bagno, dipingendo la parte del corpo in stato di sofferenza del colore adatto o ancora preparando tisane e decotti per ingerire il colore desiderato. Le cure erano preparate all’interno di un cerimoniale ‘magico’ intendendo per magia il potere di ‘caricare’ energicamente lo strumento di cura per potenziarne l’efficacia.
I Cinesi utilizzavano i colori per guarire ricorrendo a tende colorate per coprire le finestre dei pazienti filtrandone la luce.
Di recente è stata trovata una testimonianza significativa di questa pratica antichissima nel corpo dell’uomo trovato sulle Alpi, vissuto circa 5000 anni fa (la ‘mummia del Similaun’) dove è stata rilevata la presenza dei tatuaggi colorati in prossimità delle articolazioni colpite da artrite. Molte delle zone tatuate corrispondono infatti alle principali linee dell’agopuntura come dimostra la foto fatta da chi ne ha studiato il corpo.

Oggi una delle possibili applicazioni della Cromoterapia è proprio la “CROMOPUNTURA”, che avviene applicando sui punti specifici dell’agopuntura, individuati lungo la linea dei meridiani, uno strumento simile a una penna che emette raggi sottili ma molto intensi del colore desiderato.

Ma le possibilità di applicazione del colore a scopo terapeutico non finiscono qui. Avremo modo di esplorare altri metodi nel prossimo capitolo che sarà, come sempre, da non perdere.

Daniela Deneb Felici operatrice Ethicare

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