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Il corpo ci parla, come imparare ad ascoltarlo.

Per molto tempo si è discusso di come l’interazione tra mente e corpo sia in grado di influire sulla salute. Anche se le persone ne parlano come se fossero due entità distinte, il corpo e la mente sono invece così interconnessi che è difficile distinguere se gli effetti sono dell’una o dell’altro. Da qui lo studio della somatizzazione. Per somatizzazione si intende un particolare processo psicofisico che porta una persona a manifestare in una parte del proprio corpo organicamente sana un dolore come risposta inconscia ad una alterazione del proprio equilibrio psicologico. Per poter capire meglio la connessione tra mente e corpo bisogna spiegare in modo semplificativo che cos’è la frequenza. Per frequenza si intende il numero delle volte in cui un determinato fenomeno periodico si ripete all’interno di una unità di tempo. Tutto ciò che proviamo, che sentiamo, che diciamo, e quindi anche noi stessi vibra ad una data frequenza, la quale si diffonde come se è emessa da un trasmittente. Le frequenze vibratorie possono essere di due tipi alte o basse. Quelle alte hanno come conseguenza l’armonia, la salute, il benessere, mentre quelle basse provocano malessere, sofferenza e tristezza. Quando siamo infelici, ci sentiamo sfortunati, o abbiamo qualche malattia che altera il nostro stato, è perché stiamo vibrando ad una frequenza negativa: basterà modificare la frequenza trasformandola da negativa in positiva, e il disturbo scomparirà,di conseguenza mutando anche il nostro umore e migliorando i nostri rapporti con il prossimo. È importante sapere che noi possiamo essere artefici della nostra condizione, determinando il tipo di frequenza sulla quale ci sintonizziamo. Questo vale sia per le condizioni fisiche che per quelle psicologiche, per la salute come per le relazioni con gli altri. Quindi ognuno di noi in base alla storia della propria vita possiede un personalissimo bagaglio emotivo. Questo è prodotto da esperienze vissute, da traumi nascosti nel subconscio, da programmi inconsci e automatici comportamentali di difesa, dalle maschere che indossiamo e recitiamo.

Quando incontriamo nella vita di tutti i giorni un elemento ambientale stressogeno esso può richiamare in superficie emozioni negative e traumi nascosti . Anche se nascosti nel profondo del nostro subconscio questi sono fortemente presenti. Quando sono richiamati affiorano dal profondo pronti a condizionare il nostro vissuto e il nostro sentire. Che cosa fa il massaggio in tutto questo? Il massaggio vince sul dolore e le emozioni negative . Il massaggio può aiutarti a migliorare la tua sensibilità al dolore sia emotivamente che fisicamente. Il massaggio va a lavorare contemporaneamente sia sulle emozioni che sui fattori dolorifici fisici, non solo, va anche a lavorare sulle somatizzazioni cioè sulle emozioni che plasmano come lo scultore il nostro corpo. La somatizzazione è proprio il punto di incontro tra dolore ed emozioni ciò che è spirituale diventa fisico e il fisico diventa spirituale, per esempio una contrattura, una postura scorretta, diventa espressione di un elemento emozionale spirituale di sofferenza e squilibrio. Il massaggio ha il pregio di essere meravigliosamente preventivo: impedisce che una situazione di squilibrio psicofisico si aggravi. Si impediscono così tutte quelle conseguenze croniche e gravi future per la persona. Il massaggio se eseguito professionalmente non implica nessun aspetto negativo. È stato dimostrato che il massaggio a pochi rischi o effetti collaterali negativi ed è generalmente riconosciuto come sicuro, terapeutico ed efficace. Chi ha scoperto la potenza benefica del massaggio non ne può fare più a meno, semplicemente perché la condizione della sua vita psico-emotiva è notevolmente migliorata.

 

Operatrice del benessere Monica Rossi.

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