Una Domenica alla Galleria Borghese
Il patrimonio artistico e culturale di una nazione non è
ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO …
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ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO …
ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO …
In questo mese di luglio 2023, per il gruppo di lettori di Ethicare, giungono tre minerali a dare qualche consiglio, in una forma nuova. Abbiamo, infatti, uno che fa da frequenza portante con il messaggio generale per tutto il mese e altre due specifiche che, questa volta, non si alternano durante le settimane ma collaborano insieme stabilmente. Il compito di cui ci parlano questo mese è bello specifico! Buona lettura.
ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO.
CANTO 6: NAUSICAA
In una tiepida notte estiva Nausicaa dormiva profondamente accarezzata da una piacevole brezza, che si insinuava tra i tendaggi della finestra, portando seco il profumo del mare e delle piante aromatiche. Sognava i suoi fluttui e Atena venirle incontro dal fragore della schiuma marina a dirle di andare in spiaggia con le sue ancelle, di buon’ora, a lavare le vesti nunziali alla foce del fiume. La fanciulla si destò dal suo torpore, con intatta la sensazione del sogno, che pareva volesse preannunciarle un possibile incontro con un principe… fuori stava appena albeggiando, ma silenziosamente indossò una veste leggera, si sistemò le lunghe chiome e piano piano, per non svegliare i suoi genitori (il Re e la Regina) salì nella mansarda dove era custodito, in un baule in legno, il vestito di nozze di sua madre, che avrebbe indossato anche lei quando sarebbe stato il momento. Era riposto fra i mazzetti di lavanda e conservava ancora tutto il suo splendore. Prese un telo di lino e ce lo avvolse e con circospezione, varcando la porta di servizio sul retro del palazzo, si diresse con un’emozione innocente verso la spiaggia. Le sue ancelle pensarono che Nausicaa volesse passare la giornata al fiume, come facevano di consueto il giorno del bucato, che diventava anche un’occasione per divertirsi e raccontarsi i tumulti interiori che invadevano i loro cuori di adolescenti. Presero le loro ceste dei panni, una palla per giocare e seguirono la principessa in silenzio, era più presto del solito e il chiacchiericcio avrebbe potuto svegliare la corte.
Nausicaa percorreva il sentiero scalza e nel suo incedere sui ciottoli lisci, assaporava l’aria fresca del mattino e il canto del mare che si udiva in lontananza. Posarono le loro ceste vicino all’argine del fiume e si distesero fra l’erba a guardare l’immensità del cielo, tinto di un timido azzurro mattutino che scansava la notte appena passata. Le fanciulle si lasciarono andare alle loro confidenze, tranne Nausicaa che voleva celare nel suo cuore il messaggio di Atena, temeva che svelandolo potesse perdere il fascino di un mistero a cui lei stessa non sapeva se credere e che le parole potessero renderlo persino banale. Ma l’allegrezza delle sue compagne era contagiosa, come poteva esserlo la spensieratezza della loro giovane età, e cominciarono a lanciarsi la palla tra risate, gridolini di gioia ed eccitazione, dimentiche di ogni loro piccolo turbamento. Un tiro un po’ più lungo e la palla andò a cadere fra i rami di un grande cespuglio, proprio quello dove Odisseo aveva trovato rifugio durante la notte, dopo il naufragio.
Si svegliò bruscamente, quasi spaventato e disorientato, non sapeva bene dove stava, le voci delle fanciulle gli arrivavano ancora indistinguibili e ne ebbe quasi timore. Tentò di sporgere leggermente la testa fuori, per vedere dove si trovava e di chi fossero quelle voci, ma pur non volendo fu subito scorto dalle fanciulle che si erano dirette verso la pianta per recuperare la palla. Si misero subito ad urlare spaventate, lui di certo doveva avere un aspetto da selvaggio, coperto di sabbia e salsedine, con lunghi capelli, la barba incolta e senza vestiti; tutte fuggirono, tranne Nausicaa che scorse nello sguardo di quell’uomo tanta sofferenza ed un umile supplica… si rammentò del sogno, anche se non le pareva possibile collegarlo a quell’uomo derelitto, ma sentì una nobiltà d’animo in lui che la spingeva ad aiutarlo. Del resto l’ospitalità era sacra e non avrebbe di certo sbagliato…
ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO.
CANTO 5 (seconda parte): ODISSEO RIPARTE DA OGIGIA CON LA SUA ZATTERA.
Odisseo sospinse la sua zattera, opponendosi alle lievi onde che increspavano il mare, una forte emozione lo pervadeva, un misto di eccitazione per la libertà restituitagli, e di timore per quello che doveva ancora affrontare per il suo rientro in patria. Ma il mare profumava di salsedine e i suoi fluttui allegri lo rinfrescavano. Si voltò ancora un attimo per dare un ultimo sguardo a Calipso, alla sua isola, ma non prima di essere abbastanza lontano dalla sua vista, non voleva alimentare in nessun modo una se pur piccola illusione nel suo cuore, che tanto lo aveva amato, al punto da renderlo quasi prigioniero, ammaliato dalla sua carismatica bellezza. Ma ora sentiva come un’impazienza impadronirsi di lui, al ricordo della sua bellissima Sposa… lo avrebbe ancora accolto con amore dopo tutti questi anni? dopotutto nel suo cuore aveva serbato intatto il suo amore per lei. E chissà Telemaco, se lo avrebbe mai riconosciuto….
Il mare era clemente e lui si addormentava in un dondolio leggero in cui si sperdeva nei suoi sogni al confine tra realtà e fantasia. Passarono i giorni …
ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO.
CANTO 5 (prima parte): CALIPSO
…Era una tiepida giornata primaverile, quelle in cui l’aria si riempie di promesse. La bella Calipso tesse una tela in compagnia delle sue ancelle, ma non riesce a chetare un senso di tristezza, nel pensare ad Odisseo, che ultimamente sente come estraniato, immerso nelle sue nostalgie. I suoi pensieri vagano nella leggera brezza mattutina, quando d’improvviso le appare come dal nulla Ermes, il messaggero di Zeus. Ne rimane quasi spaventata, immaginandosi già chissà quali notizie. – “Ermes, cosa ti porta qui?” – “mia cara, è Zeus che mi manda a dirti che devi lasciare andare Odisseo, è tempo che lui rientri ad Itaca” – “Zeus è crudele con me, lui sa quanto io ami Odisseo, ma se questo è il suo volere, non posso di certo oppormi. D’altra parte ormai la tristezza di Odisseo pervade le nostre giornate, lui si è isolato, e forse è meglio così, anche se questo mi spezza il cuore. Ma sappi che non ho navi, né uomini da mettere a sua disposizione” – “capisco bene, del resto non si possono contrastare le decisioni di Zeus. Basterà che tu comunichi ad Odisseo la tua volontà di lasciarlo andare, e lui troverà il modo”. Detto questo Ermes scomparse, così come era apparso.
Calipso rimase ferma a pensare, non so per quanto tempo, la sua volontà si era come arresa …
ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO.
CANTO 4: TELEMACO INCONTRA MENELAO
…Telemaco e Mentore, assorti nei loro pensieri, guardavano dal finestrino della carrozza le verdi praterie scorrere, fino a scorgere in lontananza la città di Sparta. La reggia era ancora più sontuosa e riccamente decorata di quella di Nestore, ma non c’era da stupirsene, visto che era quella di un Re. Anche qui si mostrarono subito molto accoglienti ed i rituali di benvenuto si ripeterono. Al ricco banchetto gli furono riservati i posti difronte al Re, che non era stato ancora avvisato di chi fossero gli ospiti, ma intorno già si vociferava sulla loro identità; la stessa Elena ne era ormai certa, anche data l’incredibile somiglianza del ragazzo ad Odisseo. Elena fece ingresso nella sala da pranzo e anche solo il fruscio delle sue vesti fece girare Telemaco, che ne rimase subito colpito, dalla sua grazia e bellezza. Era dunque a causa del rapimento di lei che si era scatenata la famosa guerra di Troia, dove il padre aveva combattuto!? Elena si sedette accanto al marito e gli sussurrò che il ragazzo era il figlio di Odisseo. Menelao allora si alzò con il calice alzato e disse: – “caro Telemaco, brindiamo! sono felice che tu sia qui, immagino che vorrai avere notizie di tuo Padre?” – “ad Itaca non possiamo più resistere …
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ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO
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Bentrovate e bentrovati! Anche per il mese di settembre 2023
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