Ottobre 28, 2022

LE DEE LUNARI parte quinta: le Dee Vergini – Estia

LE DEE LUNARI parte quinta: le Dee Vergini – Estia

Ed eccoci giunti alla terza Dea Vergine; delle altre due (Artemide e Atena), abbiamo parlato nelle precedenti puntate. Ricordiamo che questo tipo di Dee era indipendente, la propria vita era incentrata sui personali obiettivi, non avevano bisogno di dipendere dagli altri, e bastavano a sé stesse.

ESTIA:

Tuttavia Estia si distingue dalle altre due, che sono molto prese dalle loro conquiste che le pongono sempre al centro dell’attenzione, in quanto lei, la sua centratura, la trova più nella spiritualità, nella sacralità delle azioni che compie nelle sue mura domestiche, nella solitudine. Il suo simbolo difatti è il focolare, attorno al quale lei svolge tutte le azioni della giornata. Esso rappresenta il suo fuoco interiore che la scalda, quel centro dal quale emana energia. Questo focolare ha la forma di un cerchio, intorno al quale la vita si concentra e tiene uniti tutti coloro che vi sono riuniti. Ecco perché è importante tenere la fiammella sempre accesa …

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ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO. CANTO 1 (seconda parte) : PENELOPE

ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO.
CANTO 1 (seconda parte):
PENELOPE

…Atena si mette dunque in viaggio verso Itaca e pensa alla bella PENELOPE, che per tutti quegli anni (che Odisseo era assente), aveva dovuto tenere a bada i Proci, un gruppo di nobili pretendenti, arroganti, che non vedevano l’ora di sposarla per prendere il trono di Odisseo. Ma Penelope escogitò un trucco, promise che quando avrebbe terminato di tessere il sudario di Laerte, l’anziano suocero, avrebbe scelto uno di loro come sposo. In realtà ella tesseva di giorno, e la notte disfaceva tutto, così che la tela non finiva mai, fino a quando fu scoperta. Per questo lei, Atena, doveva subito intervenire, per incoraggiare Telemaco, ormai grande, affinché prendesse in mano la situazione che stava precipitando, con la speranza che intanto Odisseo, libero di lasciare Calipso e salpare da Ogigia, rientrasse al più presto.

Penelope, viene descritta come una donna paziente e devota che attende il ritorno di Odisseo, in viaggio da moltissimi anni, senza perdere la speranza di rivederlo, la stessa speranza che nutre lui. Ma è anche una donna piena di virtù, come abbiamo visto, riesce a studiare degli stratagemmi per resistere ai Proci, e anche per mettere alla prova Odisseo quando rientra, mettendo in atto qualcosa che le consentirà di capire se è lui, perché nell’incontro fra i due, gli sposi faticano a riconoscersi, dato che sono invecchiati …

ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO. CANTO 1 (prima parte):

ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO. CANTO 1 (prima parte):

Nell’introduzione abbiamo visto che Odisseo, dopo la guerra di Troia, salpa con la sua flotta (dalla città in fiamme), insieme a tutti i suoi uomini, per rientrare ad Itaca, la sua Patria, dove La moglie Penelope ed il figlioletto Telemaco lo aspettano; ma la sua nave sparì all’orizzonte, e di lui e dei suoi uomini non se ne seppe più nulla…
Ma gli Dei ne erano a conoscenza, perché il destino degli uomini è nelle loro mani, soprattutto ad Atena, non è passato inosservato, lei ha un debole per Odisseo, vuole proteggere la sua incolumità perché egli è intelligenza, astuzia e conoscenza, delle quali la Dea è simbolo massimo, e quindi vuole premiarlo con la sua protezione.
Tutte le figure femminili hanno un ruolo importante e di supporto, ma Atena in particolar modo…..

ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN’INTERMINABILE VIAGGIO.

ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN’INTERMINABILE VIAGGIO.

Introduzione:
Nonostante l’agognato ritorno a casa, per Odisseo il viaggio investe una certa importanza, in quanto diventa fonte di conoscenza e quindi la sua stessa dimora, quasi una dimensione esistenziale, una continua ricerca tra tornare e partire. In esso risiedono la sua libertà, quanto il suo rimandare una presa di responsabilità che in qualche modo allontana. Ma è anche la conquista di una sua identità che prenderà sempre più forma attraverso le varie tappe costellate da maghe, ciclopi, principesse, ninfe, Dee, sirene incantatrici… fra le placide, quanto burrascose, onde del mare.

“Un reduce può perdere il ritorno non solo se viene ucciso, ma anche se viene sedotto e fermato dall’ospitalità di chi lo accoglie” (Privitera). Questo impedirebbe il suo ritorno, rendendo incompiuto il suo viaggio.

E tutto ha inizio con la guerra di Troia, causata dal rapimento della bellissima Elena …

Massaggio californiano emozionale

Il massaggio californiano oppure sensitivo si prefigge l’obbiettivo di far entrare in contatto il corpo con la mente in modo tale da ottenere il benessere dell’intero organismo.
In questa tecnica di massaggio  il contatto è  lungo e avviene in completo silenzio, come fosse una lunga carezza,  attraverso il movimento delle mani il massaggiatore penetra emozioni, desideri e ricordi lontani. Agisce sul benessere psicofisico riequilibrando il sistema nervoso e aiutando il soggetto a ristabilire un contatto con il proprio corpo; ridimensiona ansie e tensioni; aumenta l’autostima e la fiducia in se stessi; aiuta a combattere gli attacchi di panico e stimola il funzionamento del sistema linfatico e circolatorio.

IL MONDO DEI COLORI Un viaggio tra il Visibile e l’Invisibile – cap.15 – I colori nell’Arte 4 – di Daniela Deneb Felici

Tra i colori secondari (quelli che risultano dall’unione dei colori primari), abbiamo già affrontato il Verde in uno dei capitoli precedenti, ricavato dall’incontro del Giallo e del Blu. Oggi vedremo cosa accade quando il Giallo incontra il Rosso e il Rosso incontra il Blu.
Kandinskij ci invita ad osservare che quando il Rosso incontra il Giallo il suo movimento interiore si irradia e si disperde verso l’esterno, avvicinandosi allo spettatore. “L’Arancione -dice – avanza come un uomo sicuro della sua forza, che dà un’idea di salute. Il suo suono sembra quello di una campana che invita all’Angelus, o di un robusto contralto, o di una viola che esegue un largo”.
L’Arancione simboleggia l’equilibrio fra Istinto (rosso) e Ragione (giallo) che, a un livello superiore, rimanda all’armonia fra il Fuoco delle Profondità e il Fuoco del Cielo. E’ infatti il colore della tunica dei monaci buddisti e dei sacerdoti di Dioniso: per i buddisti simboleggia l’ascensione degli istinti verso lo Spirito; per Dioniso il godimento di uno spirito divino attraverso i diversificati aspetti della creazione. E’ una delle vibrazioni intermedie tra il mondo umano e il mondo divino e può essere di supporto all’Ascesi o alla Caduta. Rappresenta anche la fonte di nutrimento per l’uomo che è il Sole, senza il quale non ci sarebbe vita. Il suo arancione splendente simboleggia la nascita di un nuovo giorno (Ascesi) e la fine di un altro (Caduta).

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