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ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN’INTERMINABILE VIAGGIO.

ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN’INTERMINABILE VIAGGIO.

Introduzione:
Nonostante l’agognato ritorno a casa, per Odisseo il viaggio investe una certa importanza, in quanto diventa fonte di conoscenza e quindi la sua stessa dimora, quasi una dimensione esistenziale, una continua ricerca tra tornare e partire. In esso risiedono la sua libertà, quanto il suo rimandare una presa di responsabilità che in qualche modo allontana. Ma è anche la conquista di una sua identità che prenderà sempre più forma attraverso le varie tappe costellate da maghe, ciclopi, principesse, ninfe, Dee, sirene incantatrici… fra le placide, quanto burrascose, onde del mare.

“Un reduce può perdere il ritorno non solo se viene ucciso, ma anche se viene sedotto e fermato dall’ospitalità di chi lo accoglie” (Privitera). Questo impedirebbe il suo ritorno, rendendo incompiuto il suo viaggio.

E tutto ha inizio con la guerra di Troia, causata dal rapimento della bellissima Elena da parte di Paride, principe di Troia, che la sottrae allo sposo Menelao, Re di Sparta. Ma siamo sicuri che si tratti veramente di un rapimento, o c’è sotto la macchinazione di Afrodite? che promette a Paride la più bella delle donne mortali, come premio per averle assegnato la vittoria nella sfida con Atena ed Era, ponendo Elena come vittima di un progetto divino? Oppure è lei stessa la responsabile di un tradimento che la mette in un’ombra dalla quale deve essere liberata? Allora Odisseo, anche lui innamorato di Elena, ma consapevole di non poterla avere, quantomeno con la sua genialità ed astuzia, combattendo al fianco dei Greci, con il grandioso piano del “Cavallo di Troia”, non solo restituisce onore a tutta la Grecia, ma anche dignità ad Elena, rendendola libera di scegliere di tornare da Menelao.
Forse per la prima volta si pone la donna sotto una luce diversa, in cui non è solo vittima nel subire scelte di Dei o uomini, ma artefice del suo destino, di scegliere di tornare accanto al suo sposo con una nuova presa di coscienza. Intanto Odisseo che aveva sposato Penelope, cugina di Elena, regina di Itaca, dopo la guerra tenta di tornare a casa, ma il suo viaggio verrà deviato da mille vicissitudini, che lo terranno lontano dalla sua terra per 10 lunghi anni, in cui Penelope lo aspetterà, crescendo il figlio Telemaco…

“… Le navi dei principi Greci si allontanarono dalla città di Troia in fiamme, chi per tornare in patria, chi in cerca di nuove terre lontane dove insediarsi, ma di Odisseo non si ebbe più notizia, la sua nave, con i suoi uomini, scomparve all’orizzonte. È dunque questo il volere degli Dei? Dopo le sue gesta valorose, è morto in chissà quali sventure? In realtà così non è, anzi lui sospira per il suo ritorno, nella speranza di rientrare ad Itaca, anche se il viaggio stesso diventa la sua meta…”

Paola Mazzarino, Operatrice Olistica, Consulente in Astrologia e Tarologia psicologica evolutiva

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