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ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO. CANTO 2: TELEMACO

ODISSEO FRA LA SEDUZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI ED IL FASCINO DI UN INTERMINABILE VIAGGIO. CANTO 2: TELEMACO

…Telemaco rimase in disparte, immerso nei suoi pensieri a riflettere sull’incontro con il Principe Mente, aveva come il presentimento che si trattasse di un travestimento e che in realtà sotto le spoglie del Principe ci fosse uno degli Dei, venuto a fargli sapere che suo padre era vivo, a spronarlo nella sua ricerca. Si rese conto improvvisamente che era stato troppo passivo, subendo la situazione con i Proci, senza mai prenderla veramente in mano. Quest’incontro era servito a far risvegliare la sua coscienza, a capire che era arrivato il momento di farsi carico di determinate responsabilità. Doveva in qualche modo proteggere sua madre ed il regno, e per fare ciò doveva mettersi sulle tracce di suo padre. Sentiva una nuova energia caricarsi dentro di sé e ritornò verso casa per organizzarsi la partenza, ma si rese conto di non avere neanche una nave, che erano tutte salpate con Odisseo e la sua scorta ai tempi della guerra di Troia. Nel frattempo Atena, cambiò il suo travestimento, dapprima si rese invisibile e suggerì all’orecchio di tutti i giovani di andare al porto, che una nave li attendeva per una missione importante, dopo prese le sembianze dell’indovino Mentore, vecchio amico di Odisseo, e tornò a incitare Telemaco: “fai presto ragazzo, una nave ti attende già a riva con una scorta, prima che il sole tramonti dobbiamo essere tutti a bordo!” Telemaco era stupito, come era possibile? voleva avvisare la madre, ma Mentore gli disse che non c’era tempo, i Proci lo avrebbero scoperto. Così lo seguì fino alla spiaggia, con la titubanza di chi non sa a cosa sta andando incontro. Mentore, che lesse fra i suoi pensieri, gli disse: “non temere ragazzo, io verrò con voi, è la prima volta che lasci Itaca, ma sicuramente gli Dei ci assisteranno”. Telemaco e tutta la sua giovane scorta si sentirono rassicurati dalle parole di Mentore. Il sole era ormai sparito, sotto quella sottile linea dell’orizzonte, dove il cielo ed il mare si fondono, e con la pallida luce della luna, che sorgeva dalla parte opposta, sotto un cielo limpido e stellato, la nave solcò le placide acque blu, alla volta della terra del vecchio saggio Nestore. Cominciava così la ricostruzione dei piccoli frammenti che lo conducevano sulle tracce del padre, un padre che aveva solo immaginato, e quasi ormai dimenticato, e mai sperato di rivedere un giorno….

Questa partenza rappresenta per Telemaco non solo la ricerca del padre, ma anche il suo viaggio iniziatico, in cui l’audace distacco dalla madre, segna l’uscita dall’adolescenza e l’entrata nell’età adulta, che lo vedrà protagonista di questi primi canti, come se fosse un racconto nel racconto, che ci introduce nel cuore della storia, quella del padre Odisseo; come se lui, nell’andargli incontro, acquisisse le sue stesse qualità. A livello simbolico ci evidenzia il distacco del fanciullo dalla diade con la madre, per incarnare quell’indipendenza ed autonomia, rappresentata dal paterno…

Paola Mazzarino, Operatrice Olistica, Consulente in Astrologia e Tarologia psicologica evolutiva

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