Cerca
Close this search box.

La Gestalt

FRIEDRICH SALOMON PERLS
“Io sono io. Tu sei tu.
Io non sono al mondo per soddisfare le tue aspettative.
Tu non sei al mondo per soddisfare le mie aspettative.
Io faccio la mia cosa. Tu fai la tua cosa.
Se ci incontreremo sarà bellissimo;
altrimenti non ci sarà stato niente da fare.”
“Se ti assumi la responsabilità di quello che stai facendo,
del modo in cui produci i tuoi sintomi,
del modo in cui produci la tua malattia,
del modo in cui produci la tua esistenza
– al momento stesso in cui entri in contatto con te stesso –
allora ha inizio la crescita, ha inizio l’integrazione“
“Assumersi responsabilità per un altro,
interferire con la sua vita e sentirsi onnipotenti, sono la stessa cosa”
“Sarò con te. Sarò con te con il mio interesse,
la mia noia, la mia pazienza, la mia rabbia, la mia disponibilità.
Sarò con te […] ma non ti posso aiutare.
Sarò con te. Tu farai quello che riterrai necessario”

“La consapevolezza di per sé può essere curativa.
Dato che con una piena consapevolezza si diventa autoconsapevoli
dell’autoregolazione dell’organismo,
si può lasciare che l’organismo prenda in mano la situazione senza interferire,
senza interrompere: della saggezza dell’organismo ci si può fidare.
Di contro a questo atteggiamento troviamo l’intera patologia
dell’automanipolazione, del controllo ambientale e via dicendo,
che interferisce con i sottili meccanismi dell’autoregolazione dell’organismo”
Friedrich Salomon Perls

Secondo Perls si tratta quindi di vivere il “qui ed ora” per trovare la soluzione della difficoltà ed imparare ad autorealizzarsi. Per arrivare ad un maggior benessere è necessario fare un’approfondita analisi di sé stessi potendo così definire nuovi modi di vivere le esperienze ne “qui ed ora”. La presa di coscienza di noi stessi ci permetterà di ristabilire le prospettive su quello che ci succede riuscendo ad affrontare le situazioni con occhi nuovi. Questo accadrà se riusciamo ad assumerci le responsabilità delle nostre azioni, in modo da accettare gli errori ed elaborare i rischi che ci portano a fare determinate scelte, solo in questo modo atterremo la nostra autonomia riuscendo così a dare un significato nuovo, più libero alla nostra esistenza. Infine, Perls e la sua terapia Gestaltica propone un intervento sull’individuo cercando di far elaborare le sue percezioni della realtà e ritrovare le proprie potenzialità per una vita più autonoma. Questa tecnica incoraggia il risveglio emotivo del cliente:
SENTO – SONO CONSAPEVOLE – SCELGO – SPERIMENTO – SONO LA MONDO – CAMBIO
Il paradosso del cambiamento dice che io cambio quando riconosco di essere così come sono. Perls infatti ha detto: “Non possiamo indurre deliberatamente il cambiamento, né in noi stessi, né negli altri. Questo è un punto decisivo: sono molti quelli che dedicano la propria esistenza a realizzare una loro concezione di come ‘dovrebbero’ essere, invece di realizzare se stessi”.
Per Perls la nevrosi è legata all’accumulo di Gestalt incompiute, quindi di bisogni non soddisfatti. Il processo permanente di adattamento creativo e dell’uomo al proprio ambiente, interiore ed esteriore, costituisce il Sé.
Il Sé dei gestaltisti ha tre funzioni:
1. ES – Cosa sento – sensazioni – pre contatto
2. IO – cosa voglio e cosa faccio – contatto e contatto pieno
3. PERSONALITA’ – cosa provo dopo averlo fatto – post contatto

Articolo di Attenni Stella

Condividi l'articolo