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Raccontami una fiaba… Ricordi del Mago di Oz: 18° puntata a cura di Paola Mazzarino “Glinda”

Raccontami una fiaba…

Ricordi del Mago di Oz: 18° puntata a cura di Paola Mazzarino

“Glinda”

… Entrarono nel castello in un ampio ed elegante atrio. Anche qui, come nella città di Smeraldo, furono condotti in una bella stanza dove poterono rinfrescarsi e cambiarsi, prima di presentarsi al cospetto di Glinda. Dorothy indossò il suo bel vestito di seta e le scarpette d’argento della strega dell’est; mise anche un bel nastro di raso intorno al collo di Toto. Il boscaiolo si lustrò a dovere la sua struttura metallica, lo spaventapasseri risistemò la paglia, riequilibrandola in tutto il corpo, e il leone diede un’energica spazzolata alla sua bionda criniera, che assunse un aspetto elegante e vaporoso. Erano davvero molto emozionati!
L’ancella bussò – “Glinda vi attende”. Furono introdotti nella sontuosa sala del trono, Glinda era bellissima, una cascata di boccoli rossi le incorniciavano il viso dolcissimo. Un lungo vestito di seta faceva risaltare un corpo snello ed armonioso. Aveva un’aria raffinata e semplice al contempo, trapelava una certa dolcezza dalla sua espressione, ma anche un guizzo vivace, che denotava passionalità, nei suoi brillanti occhi azzurri. Dorothy si commosse solo a guardarla, evocava in lei qualcosa di familiare, rimasto sepolto nel buio dei lontani ricordi. Passato un primo momento di stupore ed incanto, Dorothy raccontò a Glinda tutte le vicissitudini che li avevano condotti al suo cospetto ed espresse il desiderio di tornare nel Kansas. – “Se vuoi tornare a casa, prima dovrai consegnarmi la cuffia dorata” Dorothy, non mostrando la minima perplessità, aprì la borsa e subito glie la consegnò, anche se dentro di sé si chiedeva se Glinda fosse a conoscenza del fatto che le scimmie alate non potevano attraversare il deserto. Glinda ignorò il pensiero che attraversava il visino di Dorothy e si rivolse ai suoi compagni: – “tu, spaventapasseri, quando Dorothy sarà tornata nel Kansas, dove vorrai andare?” – “se possibile, vorrei tornare a governare la città di Smeraldo, come avevo promesso”. – “e tu, boscaiolo?” – “io vorrei tornare dal popolo di Winkie; dopo la morte della strega dell’ovest, mi chiesero di rimanere a governarli”. – “e te, leone?” – “io tornerei in quella foresta dove, dopo aver eliminato il grande ragno, mi hanno chiesto di diventare il loro Re”. – “Bene. Sono sicura che tutti e tre diventerete degli ottimi governatori! Ho giusti, giusti tre desideri da esaudire per voi, con le scimmie alate, che saranno ben felici di portarvi alle vostre rispettive destinazioni. Dopo consegnerò la cuffia d’oro al loro comandante, in modo che non debbano essere più obbligati ad esaudire desideri altrui. Li libero da questa schiavitù e dal rischio che questo potere cada nelle mani sbagliate, di gente malvagia”. Dorothy era felice per i suoi compagni di viaggio, ma era lì trepidante, ad aspettare una soluzione per sé stessa. Finalmente Glinda si girò verso di lei, la fissò negli occhi, nei quali indovinava la sua ansia, – “e tu, piccola Dorothy, vedo che già indossi le scarpette d’argento”, Dorothy distolse lo sguardo e si guardò le scarpette. – “Basterà che tu batta i tacchi tre volte, e facendo solo tre passi, sarai a casa”. Dorothy spalancò gli occhi, colmi di stupore, e con lei l’intera combriccola rimase senza parole….

Paola Mazzarino, consulente in Astrologia e Tarologia psicologica evolutiva

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