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L’eterna diatriba fra Scienza e discipline Olistiche

Prima parte:
A volte mi chiedo perché spesso c’è una contrapposizione fra scienza e religione, razionale e mistico, medicina ed olismo ecc.… come se ci fosse sempre bisogno di separare tutto. Non si può trovare un legame fra tutti questi diversi approcci? L’uomo in fondo, nella ricerca di un senso della vita, non tende all’armonia, alla completezza? Se pur in modi diversi, non cerca di soddisfare la stessa esigenza di avere una risposta al mistero della vita?
La scienza, la fisica quantistica ecc. danno una spiegazione precisa ed inoppugnabile di tutte le leggi che governano l’universo, c’è una continua e raffinata ricerca del loro significato e mistero, un continuo osservare le energie, lo spazio, la materia, il tempo, la sincronicità ecc. Tutto questo è meraviglioso, necessario, imprescindibile. Ma in fondo anche le filosofie, le religioni, i miti, la stessa new age, hanno sempre cercato di avvalersi di queste leggi universali, se vuoi in modo più empirico e fantasioso, per trovare un senso di appartenenza, un significato, una connessione, una completezza, una riunificazione. Da qualsiasi punto la si voglia guardare, siamo immersi in un universo, siamo noi stessi dei piccoli universi in questo cosmo di cui facciamo parte, in una continua interconnessione fra il grande e il piccolo. Piccole energie immerse in una grande energia. Forse è un modo un po’ semplicistico di spiegarlo, ma ha un senso; il grande dipende dal piccolo e viceversa; come un corpo umano che non potrebbe vivere se tutti i suoi organi non funzionassero e non collaborassero fra loro in una perfetta interconnessione. Se solo uno smettesse di funzionare, comprometterebbe l’intero sistema, gli altri organi dovrebbero cercare una compensazione per mantenere in vita quell’organismo, che magari non cessa di esistere, ma può ed è costretto, in un certo senso, a cambiare forma, ad aggregarsi con qualcos’altro.
Così è l’universo, tutto è in continuo movimento, cambiamento, noi ne facciamo parte, ne siamo lo specchio, siamo fatti della stessa “pasta”. L’universo vibra, emette un suono, ma noi non ce ne rendiamo conto, non siamo “sintonizzati”; la Terra viaggia nello spazio ad una velocità incredibile, dopo il “big bang”, ma ci sembra di stare fermi. La scienza studia tutto questo, ogni giorno, da sempre, ed è meraviglioso, stupefacente tutto quello che emerge continuamente, lo mette in campo al servizio dell’umanità, o comunque soddisfa l’innato bisogno di sapere da dove veniamo, come e perché. Da sempre l’uomo, le religioni si sono poste questi interrogativi, l’idea di un universo più grande, le cui leggi governano ogni organismo, non è solo appannaggio della scienza, le altre discipline magari non ne studiano la composizione, ma si nutrono di quella stessa energia, alla quale si “affidano” semplicemente. C’è chi la chiama “Dio”, chi energia, ma quel che è certo è che c’è una risonanza fra sopra e sotto, tra macrocosmo e microcosmo. La scienza cerca un collegamento e una spiegazione attraverso la ricerca; la religione attraverso la fede e la preghiera; la filosofia attraverso il pensiero; la psicologia attraverso le emozioni e i sogni; l’intelligenza attraverso la cultura; la mitologia attraverso il mito; l’astrologia attraverso i simboli contenuti in un Tema Natale, che altro non è che una mappa della propria psiche… Tutti vogliono arrivare alla stessa cosa, ad un significato, ad un senso d’appartenenza, di unificazione, di armonia, completezza e amore, anche se spesso sorge una dura contrapposizione tra quello che si ritiene “ufficiale” che tende a svalutare le cosiddette discipline “alternative” … (segue)→
Fine prima parte.

Paola Mazzarino, consulente in Astrologia e Tarologia psicologica evolutiva

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