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L’ANIMA GEMELLA SECONDA PARTE

QUALCHE ACCENNO SU… L’ANIMA GEMELLA (PARTE II).

Si fa presto a dire “anima gemella”. In realtà le cose sono più complicate di quanto si pensi. Ed è facile “sbagliarsi”. I ricercatori dell’Università di Syracuse hanno stimato in 20 centesimi di secondo il tempo in cui si manifesta il “colpo di fulmine”.

Associato al rilascio di ossitocina, adrenalina e dopamina, l’innamoramento improvviso, al pari di una sostanza stupefacente, genera un senso di fatale eccitazione. Anche se sembra colpire maggiormente gli uomini, le cui reazioni sono più legate alla percezione visiva, il colpo di fulmine può riguardare tutti, “coinvolgendo tutta la sfera dell’individuo, con un trasporto emozionale irresistibile verso l’altra persona” che non va “confuso ne’ con l’attrazione sessuale ne’ con l’eccitazione genitale immediata” (Lucio Bonafiglia, in Monica Morandi, Airone, marzo 2019).

Il colpo di fulmine (che tra l’altro può scatenarsi anche nei confronti di un animale, e non è escluso che possa riguardare, in alcune categorie di soggetti, anche le piante o gli oggetti, come nella sindrome di Stendhal) si manifesta come un incastro perfetto ed irresistibile ma molto spesso lascia il tempo che trova e, così com’è arrivato, “fulmineamente” svanisce, non appena si dimostra non ricambiato e/o le proiezioni idealizzanti vengono meno. Al di là dell’individuazione dei tempi e dei meccanismi endocrinologici, nessuno è riuscito ancora a darne una spiegazione scientifica esaustiva.

In alcuni casi probabilmente prevale la componente chimica o forse anche cromosomica, in altri possono farla da padrone dinamiche inconsce. Solo alcune volte, comunque, è possibile che si tratti di un vero e proprio incontro di anime (e non è detto che questo tipo di unione spirituale avvenga necessariamente attraverso un innamoramento improvviso). Al pari del corpo e della mente, anche le anime si incontrano sempre, in ogni relazione, e questo incontro talvolta può generare la sensazione di essere al cospetto di qualcosa di più di un semplice partner.

In effetti “esiste più di un’anima gemella per ogni persona su questo pianeta” (V. Stibal, Thetahealing, Mylife, 2008). Spesso però si è anime “affini”, talmente simili da essere più indicate per un’amicizia che per un rapporto di coppia, nel quale la complementarietà gioca comunque un ruolo significativo. Oppure la persona che abbiamo di fronte è come eravamo noi in passato, con tutta la nostra immaturità di allora. In ogni caso è improbabile che questo tipo di relazione duri a lungo. Capita poi che un’anima gemella si riveli incompatibile.

Non potendo avere certezza di cosa succede prima e dopo la morte, è anche possibile che il nostro cuore abbia riconosciuto una persona alla quale siamo stati legati in un altro spazio-tempo e che, tuttavia, adesso le vibrazioni siano troppo diverse per risultare compatibili. Vianna Stibal distingue poi tutta una serie di incontri di anime di diverso livello di compatibilità. Quello in cui, nonostante le buone potenzialità, i partner si incontrano prima che entrambi siano pronti per una relazione (il che implica un gran lavoro e tanta pazienza per farla funzionare).

Quello in cui ci si reincontrerebbe per risolvere le questioni in sospeso di una supposta esistenza precedente. Quello destinato a sciogliersi nonostante una piena compatibilità, limitata tuttavia solo al momento presente e alla vibrazione da entrambi emanata in quel dato momento della vita. Quello in cui la connessione è anche spirituale e si cresce insieme, sia dal punto di vista mentale che da quello spirituale, per l’intera vita.

E, infine, quello in cui i due partner condividono anche la stessa missione da portare a termine in questa esistenza. (V. Stibal, Trova la tua anima gemella con il thetahealing, MyLife, 2017). Sono quest’ultime le anime che Virna Trivellato e Laura Bersellini (Fiamme gemelle, la lunga strada verso casa, Leduetorri, 2018) definiscono “fiamme gemelle”: due aspetti della stessa sostanza.

In questo caso l’altro non è solo il nostro specchio ma la stessa anima, perfettamente compatibile, in grado di attivare una potente energia di trasformazione che accresce la consapevolezza e fa emergere e realizzare talenti inespressi che convergono verso la realizzazione di uno stesso progetto comune. Le reazioni che si scatenano in questo tipo di incontro sono intense e tanto più dolorose quanto piú ci si oppone al cambiamento generato e alla relazione stessa.

Alla fine, comunque, qualsiasi sia la persona che incontriamo c’è una ragione. O, quanto meno, è importante indagare il motivo per cui l’abbiamo incontrata, dare un senso alla relazione che stiamo vivendo o abbiamo vissuto. Tanto più se e quando le cose all’interno della coppia si complicano.

Perché ogni relazione è un banco di prova, il confronto con un altro che ci obbliga a venire allo scoperto e a fare i conti con noi stessi

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