Cerca
Close this search box.

INNAMORAMENTO

QUALCHE ACCENNO SU… L’INNAMORAMENTO.

“Non sei più la stessa persona di cui mi sono innamorata/o”.

Quante volte, dopo un periodo di un anno (o poco più) di passione travolgente e in preda ad una profonda delusione, abbiamo detto e/o sentito dire questa frase, che dà dolorosamente avvio alla crisi della giovane coppia?

In realtà la persona è la stessa, ad essere cambiato è semplicemente il modo in cui i due partner si vedono e si comportano.

Il tempo sta scadendo e la fase dell’innamoramento va tramontando.

Entrambi i partner si risvegliano e riprendono contatto con la realtà.

Già, perché durante il primo anno di innamoramento il nostro cervello funziona come quello di uno psicotico inducendoci a vedere l’altro non come realmente è ma come il nostro delirio romantico vorrebbe che fosse e, contemporaneamente, facendoci comportare come nessuna persona sana di mente farebbe mai, mettendo noi stessi e il nostro sentimento davanti a tutto e a tutti.

Il cambiamento tuttavia non è immediato.

Il secondo anno è dedicato a questo lento ma inesorabile risveglio ed è inutile, ed anche controproducente, opporsi a questo destino.

Dobbiamo rinsavire, altrimenti i nostri circuiti cerebrali andrebbero in tilt e la nostra sopravvivenza psicofisica sarebbe messa a repentaglio. La natura ha originariamente escogitato questo piano per costringere l’egoismo individuale al sacrificio procreativo favorevole alla specie.

Se ci immaginiamo uomini e donne primitivi tutto prende senso.

L’attrazione “fatale” dei primi momenti induce un potente rapporto sessuale con conseguente concepimento di un bambino.

L’idealizzazione visionaria dei mesi successivi cementifica la coppia intorno al feto trattenendo l’uomo accanto alla donna durante i mesi delicati della gravidanza e del parto.

Allo scadere del primo anno il bambino, di 3 mesi circa, ha superato i momenti più critici. Inizia il secondo anno ed il lento accomiatarsi della coppia genitoriale che permette, però, al bambino di affrontare le impegnative fasi di acquisizione delle capacità fondamentali per la sopravvivenza.

Giunto ai 2 anni è sufficientemente pronto a cavarsela pur rimanendo solo con la madre.

A questo punto se anche i due genitori prendessero strade diverse potrebbe sopravvivere.

Non è detto però che questo accada… se dietro alla patina di attaccamento e passione del primo periodo si sarà ben seminato, a questo punto germoglierà l’amore, questo sì infinito, incondizionato e duraturo.

Ma questo è tutto un altro capitolo… e un’altra storia.

Condividi l'articolo