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IL MONDO DEI COLORI Un viaggio tra il Visibile e l’Invisibile – cap.5 – di Daniela Deneb Felici

L’ulteriore distinzione fra colori Caldi e colori Freddi, riguarda la loro qualità energetica e l’effetto che provoca su di noi soprattutto in relazione ad un eventuale riequilibrio psichico qualora si presentassero forti dominanze degli uni o degli altri, ma non andremo per il momento ad approfondire questo aspetto, rimandandolo a future sessioni nelle quali affronteremo sia gli aspetti psicologici che terapeutici collegati ai colori.
Per il momento ci soffermiamo ad osservare e descrivere le loro differenti energie: i colori caldi comprendono tutte le sfumature che vanno dal giallo al rosso e i colori intermedi. La loro energia è espansiva, radiante, estroversa, che si esprime, nel rosso, come forza, calore, assertività ma anche come rabbia, e nel giallo come movimento, ricerca, desiderio di abbondanza, di luce e di chiarezza, ma anche come avidità o eccessiva ambizione
I colori freddi coprono il range che va dal verde al blu e le sfumature intermedie, oltre ai complementari in cui sono inclusi i colori caldi ma in proporzioni minori.
La loro energia è raccolta, centripeda, introversa, profonda. Nel blu comunica calma, sobrietà, fiducia, tranquillità, ordine, ma anche tristezza, solitudine e depressione. Il Verde è associato alle energie della natura: rappresenta la natura, la crescita, e la fertilità ed è associato alla giovinezza, alla crescita, all’equilibrio e alla prosperità, ma anche, nelle tonalità meno chiare e brillanti, ai risentimenti inespressi e alla gelosia.
Il Viola, che prendiamo qui come esempio di colore freddo complementare, è un colore molto controverso. Deriva dalla mescolanza del blu (freddo) e del rosso (caldo). Simboleggia, quindi, la trasformazione, il cambiamento che può essere inteso come perdita, privazione, sacrificio (è il colore della Quaresima) ma anche come elevazione, apertura ad altre possibilità, al contatto col ‘sacro’ e con la sacralità della vita.

Per entrare più specificamente nella valenza simbolica dei colori, in quanto presupposto per la comprensione di indagini sulla personalità relativamente alle qualità o agli eventuali limiti ad essi associati,
partiremo dalle riflessioni di alcuni pensatori che appartengono, come Goethe, alla tradizione della nostra cultura occidentale.
R. L. Rousseau, nel suo scritto “Per una filosofia naturale fondata sull’analogia” (1959), afferma che i colori, che hanno origine dalla luce, acquistano un significato passando dal mondo inanimato alla vita: – I Colori sono delle sensazioni fisiche, ma sono anche dei simboli” -.
Il Colore trascende perciò lo spazio/tempo della manifestazione rimandando ad un ordine diverso, ad un livello che va oltre la significanza immediata, nel quale è possibile cogliere il suo senso nascosto: nella sua essenza di simbolo, risponde a delle affinità che è possibile svelare.
F. Portal nel suo scritto “Sui Colori Simbolici” (1837) afferma che il ‘significato’ dei colori simbolici è lo stesso, o perlomeno analogo, per tutti i popoli e in tutte le epoche. Si può dunque dare un senso preciso ad ognuno di essi, o meglio, è possibile dare ad ogni colore un solo ed unico senso sotto un triplice significato: fisico, chimico e spirituale.
Entrambi testimoniano di essere di fronte ad un linguaggio ermetico, che “chiede” di essere decifrato per coglierne il senso più profondo. Sostiengono, pertanto, una “filosofia eterna” dei colori, nel senso che il loro linguaggio è universale: costituisce cioè una delle chiavi delle corrispondenze dell’Universo che ci permette di aprire le porte degli antichi misteri: una sorta di ‘filo di Arianna’ che ci riporta all’Unità e alla comprensione del Tutto.
Abbiamo avuto modo di accennare a una prima classificazione che suddivide i colori in Primari e Secondari.
Dal prossimo lunedì andremo avanti nell’approccio al significato specifico di ciascun colore dello spettro Newtoniano a partire proprio dai colori primari
– il ROSSO, il GIALLO e il BLU -, per poi proseguire con i secondari, generati in tutte le possibili sfumature, dall’incontro e dalla mescolanza con i primari:
– l’ARANCIONE – che deriva dal Rosso e dal Giallo
– il VERDE – che nasce dall’incontro del Giallo con il Blu
– l’AZZURRO/TURCHESE – derivante dal Verde e dal Blu
– il VIOLA – generato dall’incontro del Blu e del Rosso

Daniela Deneb Felici Operatrice Ethicare

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