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IL MONDO DEI COLORI Un viaggio tra il Visibile e l’Invisibile – cap.3 – di Daniela Deneb Felici

Prima di addentrarci nel significato simbolico di ciascun colore, accennerò brevemente ad un’opera che ha fatto molto discutere fin dalla sua prima pubblicazione. Si tratta di “La Teoria dei Colori” di Johan Wolfgang Goethe, nella quale si afferma la centralità dei sensi dell’uomo nell’apprendimento dei fenomeni naturali e quindi anche nell’esperienza costituita dall’incontro con i colori.
L’opera, attraverso un’indagine molto approfondita, ci offre un punto di vista che mette in discussione il precedente approccio newtoniano.
“(…) Non ci stupiremo di apprendere che esso (il colore) esercita un’azione, in particolare sul senso della vista a cui esso in maniera evidente appartiene e, per suo tramite, sull’animo, nelle sue più generali manifestazioni elementari (…) Si tratta, diremo, di un’azione specifica quando il colore venga preso nella sua singolarità, mentre, in combinazione con altri, si tratta di un’azione in parte armonica, in parte caratteristica, spesso anche non-armonica, sempre tuttavia decisa e significativa, che si riallaccia direttamente al momento morale.
(…) possiamo concludere che le singole impressioni di colore agiscono in modo specifico e producono stati specifici e determinati nell’organismo vivente. Altrettanto avviene nell’animo. L’esperienza insegna che ogni singolo colore dona un particolare stato d’animo. Per avvertire in tutta la loro pienezza queste singole azioni è necessario che l’occhio sia circondato da un unico colore, che si trovi in una singola stanza dipinta con un’unica tinta o che guardi attraverso un vetro colorato. In questo modo ci si identifica col colore che accorda con sé, all’unisono, occhio e spirito.”
Questi frammenti tratti dall’opera di Goethe sono solo una piccola parte della sua dettagliata e argomentata riflessione, che lo porta a riflettere sulla responsabilità dell’artista nella scelta e nell’uso del colore che riguarda la sua valenza ‘morale’ oltre che ‘estetica’.
L’autore mette inoltre in evidenza una serie di considerazioni ‘tecniche’ nella produzione artificiale delle ‘tinte’, in quanto chiamate a riprodurre esattamente le tonalità e le intensità, poiché funzionali ad esprimere e a suscitare in chi le guarda determinate reazioni. Introduce così l’idea della consapevolezza necessaria a valorizzare il messaggio di cui ciascuna sfumatura è portatrice ma anche della responsabilità che ogni singola scelta comporta.
Rimando al testo per entrare nella lunga e articolata dissertazione che offre moltissimi altri aspetti e argomenti interessanti per chi fosse interessato ad approfondire la materia, compresa una classificazione dei colori e delle loro azioni e interazioni alle quali l’autore è arrivato, prima di sostenere o convalidare il suo pensiero, attraverso elaborati esperimenti a cui si è dedicato personalmente.

Daniela Deneb Felici Operatrice Ethicare

Nell’immagine: La Ruota dei Colori di J. W. Goethe

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