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IL MONDO DEI COLORI Un viaggio tra il Visibile e l’Invisibile – cap.18 – La terapia attraverso il colore (2)- di Daniela Deneb Felici

Per arrivare a comprendere le basi su cui poggia la Terapia attraverso il colore, nel capitolo precedente abbiamo introdotto I chakra. Li abbiamo descritti come veri e propri vortici che “risucchiano” energia dall’esterno ruotando in senso orario rendendola disponibile per la fitta rete di canali energetici di cui è costituito il nostro organismo. Li abbiamo definiti come “porte” attraverso cui assorbiamo e restituiamo energia in uno scambio continuo con il mondo esterno, ciascuno nel suo specifico livello vibrazionale che corrisponde al suo preciso colore e in un continuo movimento di scambio che alimenta
uno degli strati del campo aurico.

Abbiamo visto anche che ciascun Chakra corrisponde ad uno dei sette corpi energetici dell’uomo ma, sempre in base alla sua frequenza vibrazionale, oltre ad un colore, ciascuno di essi corrisponde a un suono, a un elemento naturale, a un pianeta e così di seguito fino ad arrivare a aree precise del corpo e alle loro specifiche funzioni. Ma ciascun chakra (cioè quella stessa energia) secondo la tradizione sanscrita, riguarda altresì delle sottoaree (in sanscrito Vritti) che riguardano le ‘propensioni’.

Qui di seguito cercheremo di dare un’idea più ampia possibile di tutto ciò che riguarda la qualità energetica di ciascun chakra e quindi di ciascun colore, comprese le Vrtti ad essa associate:

1° Chakra MULADHARA colore ROSSO
Il primo chakra è chiamato Muladhara ed è situato a livello del perineo. È chiamato anche chakra Radice, è raffigurato con quattro petali di colore rosso ed ha una velocità vibrazionale bassa. Presiede al buon funzionamento di ossa, tessuti, tendini, muscoli e controlla la funzione riproduttiva, le ghiandole surrenali, i genitali, il retto e il grosso intestino. È associato all’elemento Terra e il Senso che gli appartiene è l’Odorato. È collocato sul primo strato aurico, il Corpo Fisico. Uno squilibrio energetico a livello fisico potrebbe provocare problemi come sciatica, emorroidi, reumatismi ed artrite, mentre uno squilibrio a livello psicologico porta ad insicurezza e depressione.

Il primo Chakra controlla quattro Vritti :
KAMA desiderio di piacere fisico (cibo, sesso, sonno, o qualsiasi altro piacere materiale, come il denaro).
ARTHA desiderio di piacere mentale (conoscenza, studio, curiosità intellettuale, ecc.).
DHARMA desiderio dell’infinito o desiderio psicospirituale (esperienze mistiche, l’autoconoscenza, la conoscenza del Supremo).
MOKSA desiderio di liberarsi dei legami della mente e della materia (unione con l’Assoluto, Nirvana, la Vita Eterna, Yoga, ecc.).

2° Chakra SVADISTHANA colore Arancione
Il secondo chakra chiamato Svadhisthana si trova a livello dei genitali; è chiamato anche chakra Sacrale ed è raffigurato con sei petali di colore arancio vermiglio. Fisicamente è associato alla vescica, ai reni, alla parte inferiore dell’intestino, alle ovaie, alla prostata e ai testicoli. Appartiene all’elemento Acqua e il suo Senso è il Gusto. È collocato sul secondo strato aurico, il Corpo Eterico. Un suo squilibrio energetico a livello fisico comporta problemi di diabete, disturbi visivi e circolatori; mentre uno squilibrio a livello psicologico provoca ansia, illusione e impotenza.

Il secondo Chakra controlla sei Vritti :
• Avajina: lo sminuire gli altri
• Murcha: la mancanza di buon senso; l’essere mentalmente assenti
• Prashraya: l’essere indulgenti
• Avishvasa: la mancanza di fiducia
• Sarvanasha: la paura di essere annientati
• Kruratà: la crudeltà

3° Chakra MANIPURA colore Giallo
Il terzo chakra chiamato Manipura si trova a livello dell’ombelico, precisamente tra la dodicesima vertebra toracica e la prima sacrale. Per la cultura giapponese corrisponde all’Hara; è anche chiamato chakra del Plesso Solare. È raffigurato con dieci petali di colore giallo oro. Sul piano fisico è collegato al sistema digestivo e all’assimilazione fisica del cibo e di tutto ciò che concerne il nutrimento. Influenza organi quali stomaco, milza, fegato, piccolo intestino, diaframma e polmoni. Quando si verifica un cattivo funzionamento di questo chakra possono manifestarsi rapidi cambiamenti di umore, depressione, problemi digestivi e dermatologici. È collocato sul terzo strato aurico, il Corpo Astrale; appartiene all’elemento Fuoco e il suo Senso è la Vista. Un suo squilibrio energetico a livello fisico comporta problemi di ulcera, diabete e difficoltà visive; mentre un suo squilibrio a livello psicologico provoca atteggiamenti di egoismo e superiorità.

Il terzo Chakra o plesso igneo (del fuoco) controlla dieci Vritti:
• Lajja: la timidezza
• Pishunatà: la tendenza ad essere sadici
• Iirsha: l’invidia
• Susupti: la staticità, l’inerzia
• Visada: la melanconia
• Kasaya: l’irascibilità, la permalosità
• Trishna: il desiderio di accumulare ricchezze
• Moha: l’essere soggetti a folli passioni
• Ghrina: il provare odio, avversione
• Bhaya: la paura

Per il momento ci fermiamo qui.
Completeremo l’indagine sugli altri 4 Chakra nel prossimo capitolo il prossimo lunedì. Non mancate.

Daniela Deneb Felici Operatrice Ethicare

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