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IL MONDO DEI COLORI Un viaggio tra il Visibile e l’Invisibile – cap.17 – La terapia attraverso il colore (1)- di Daniela Deneb Felici

Proprio come il seme cerca all’inizio nutrimento nel terreno, così l’uomo, all’inizio del suo processo evolutivo, cerca nel mondo materiale ciò di cui ha bisogno per il suo benessere e la sua crescita. Successivamente l’uomo, proprio come le piante, comincia ad aver bisogno di sostanze di tipo più elevato per continuare a svilupparsi e per raggiungere la pienezza e la bellezza della loro maturità. La pianta emerge dal terreno e si spinge verso il cielo, per assorbire dal sole le energie di cui le sue foglie si nutrono: le foglie, controparti superiori delle radici, assorbono le energie della luce e dell’ossigeno nel processo della fotosintesi. In modo simile l’uomo, attraverso i suoi centri eterici, assorbe dai piani superiori la luce con tutti i suoi colori.
Infine, dopo aver assorbito luce (quindi l’intero spettro dei colori), sia l’uomo che la pianta cominciano ad irradiarla: la pianta lo fa con il suo fiore (luce tramutata) che emette profumo e polline; l’uomo lo fa irradiando la sua luce interiore, quindi le ‘qualità’ dei suoi corpi sottili, attraverso la sua aura.
Ogni essere umano possiede un campo energetico che appare di forma ovoidale, cioè l’aura, che si irradia da lui come il sole emana i suoi raggi.
E’ formata da diversi strati di colore diverso che, sovrapponendosi l’uno all’altro, circondano il corpo fisico e lo avvolgono assumendo la forma di un uovo. Gli involucri di luce hanno uno spessore diverso per ogni persona. I loro confini possono variare da un minimo di pochi centimetri intorno al corpo fino a raggiungere alcuni metri. A prima vista, per chi ha la capacità di osservarla, appare come una forma ovoidale, multicolore, in continua mutazione. Per chi è in grado di discriminare le diverse frequenze appare strutturata in livelli vibrazionali distinti.
Le energie che assorbiamo dall’ambiente sotto forma di cibo e di ossigeno vengono assimilate attraverso i processi biologici (riferiti a organi che fanno parte del corpo fisico) e metabolizzate con la finalità di tenere il corpo in attività, ma le energie che determinano la qualità e la vitalità del corpo fanno capo ad altri organi, di sostanza sottile, chiamati Chakra. Le prime ci arrivano come forme di vibrazioni di bassa frequenza e come tali interagiscono con il nostro organismo nutrendolo e mantenendolo attivo sul piano fisico. Quelle invece che assorbiamo sotto forma di Luce e Calore sono forme di vibrazioni di frequenza molto più elevata che interagiscono con i corpi sottili e danno loro il sostentamento necessario per svolgere la loro funzione nell’intero processo vitale.

I chakra sono dei veri e propri vortici che alimentano il nostro campo aurico.  Essi “risucchiano” energia dall’esterno ruotando in senso orario e la rendono disponibile per la fitta rete di canali energetici di cui è costituito il nostro organismo, sono  delle porte che assorbono e restituiscono energia in uno scambio continuo con il mondo esterno, ciascuno nel suo specifico livello vibrazionale che corrisponde ad uno degli strati del campo aurico. Sono posti in punti ben precisi lungo la colonna vertebrale e sono sempre in corrispondenza di una ghiandola endocrina. Ogni ruota di energia è preposta al corretto funzionamento di ben precise attività, sia fisiologiche che psicologiche: le diverse velocità vibrazionali determinano il campo di attività relativo ad ogni chakra e il colore che lo rappresenta.
Quando un chakra non metabolizza correttamente energia, significa che vi è un blocco, oppure che esso lavora al contrario, o lavora troppo, per sopperire alle mancanze di altri centri. In tutti questi casi siamo in presenza di uno squilibrio energetico che si riflette sull’individuo in diversi modi. Uno sbilanciamento ed un affievolimento di uno o più campi energetici provocano un uguale sbilanciamento, o deficit, di specifiche funzioni fisiche e psichiche, oppure un generico stato di stanchezza e indebolimento che si ripercuote ed è rilevabile nel campo aurico della persona.
La cultura ayurvedica parla di 7 chakra principali dal cui corretto funzionamento dipende lo stato di salute della persona:
•         1° Chakra              Muladhara. Corpo fisico
•         2° Chakra              Svadhisthana. Corpo emotivo
•         3° Chakra              Manipura. Corpo mentale
•         4° Chakra              Anahata. Corpo astrale
•         5° Chakra              Vishuddha. Corpo astrale matrice
•         6° Chakra              Ajna. Corpo celestiale
•         7° Chakra              Sahasrara. Corpo causale

Ciascuno di essi è associato, in base alla sua frequenza vibrazionale, ad un colore, suono, elemento naturale, pianeta e così di seguito.

La causa della maggior parte delle malattie va cercata nei corpi più sottili. E’ interessante quindi considerare l’azione globale delle varie qualità della luce, o colori, su tutte le parti del corpo umano: scopriamo così che la luce ha un effetto non solo sulla pelle, ma anche sui tessuti più profondi, compreso il cervello e il sistema nervoso ed è importante cercare di comprendere come i colori influenzano anche i corpi sottili.

Nel primi anni del 1900, il dott. Walter Kilner dell’Ospedale di St. Thomas in Londra, scoprì che guardando attraverso degli schermi del vetro, tinti con della dicianina, era possibile vedere un alone luminoso di energia (poi chiamata “aura”) tutt’intorno al corpo umano. Nei suoi esperimenti scoprì che le malattie erano sempre accompagnate da alterazioni dell’aura, che mostrava delle macchie e dei blocchi nella stessa zona in cui la malattia si manifesta a livello fisico. Questo squilibrio energetico – rilevabile da appositi filtri messi a punto da Kilner – può essere percepito dai chiaroveggenti.
Egli dimostrò che l’aura è parte integrante e qualità essenziale delle forze eteriche, astrali, mentali e spirituali di ogni persona.
Nella vita, ogni essere umano crea la propria atmosfera magnetica che rivela, in maniera infallibile, il proprio temperamento, la disposizione d’animo, il carattere e le condizioni di salute. Fatica, malattie o cambi di umore, possono alterare le dimensioni dell’aura e i suoi colori. Su queste basi Kilner sviluppò un sistema per diagnosticare le malattie basandosi sull’aura, e questo tipo di indagine continua ancora in Europa.
Quando si comprende che ogni stimolo, esterno o interno che sia, modifica l’aura e che distorsioni nella struttura di quest’ultima sono alla base delle malattie fisiche, diventa più chiaro come sia possibile curare con i colori.
Se si riesce a riequilibrare l’aura applicando ad essa il colore appropriato, anche il corpo fisico subisce il benefico effetto del trattamento e lo stato di salute può essere ristabilito.

Nel prossimo capitolo esploreremo il campo d’azione di ciascuno dei sette chakra.

Daniela Deneb Felici Operatrice Ethicare

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