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I 4 ELEMENTI – I Principi originari della Vita – III – Il Fuoco – di Daniela Felici

È arrivato il momento di soffermarci singolarmente sugli elementi, per indagare e meglio comprendere la natura simbolica di ciascuno.
Simbolicamente il FUOCO è l’elemento più sottile che si possa incontrare nella creazione visibile ed anche il più potente.
Si dice che il Sole è il Logos del fuoco… Come dal sole, dal fuoco irradiano luce e calore, due poli di una stessa realtà:
La Luce rischiara, illumina, simboleggia la Verità e la percezione spirituale, ma accieca uno sguardo insufficientemente puro. L’aquila è l’unico animale che può fissare il sole e perciò è simbolo del potere spirituale.
– Il Calore riscalda, vivifica, simboleggia l’amore e il contatto con l’anima, il focolare umano, ma brucia ogni materia impura. La “purezza” ha molto a che fare col fuoco: la parola deriva dal greco “pyr”, che significa, appunto, fuoco. Anche la parola “iniziazione” rivelerebbe uno dei suoi significati simbolici nella sua derivazione dalla parola “ignis”, che vuol dire fuoco in latino e, in modo più esteso, dalla radice -agn- da cui Agni, la divinità indù che presiede al fuoco. L’iniziazione avveniva attraverso rituali di purificazione mediante il fuoco che concludevano la serie di passaggi fatti anche con gli altri elementi: terra, acqua e aria.
Per la sua sottigliezza il Fuoco si trova dovunque: nel cuore della materia c’è il fuoco, energia imprigionata, pronta a risvegliarsi alla minima sollecitazione per raggiungere la luce celeste. È il fuoco delle profondità della materia, il potere degli Dei. Infatti il potere del fuoco era privilegio degli dei. Giove, con il suo fulmine, simboleggia questo potere. Prometeo, simbolo immortale dell’Eroe innovatore e civilizzatore, rubando a Giove una scintilla del suo fulmine, apportò agli uomini il sapere e il potere degli Dei, il sapere e il potere del fuoco.
Da quel momento gli uomini divennero uguali agli Dei: furono in grado di forgiare la materia e darle forma, come Efesto/Vulcano, perché il calore mette in moto la materia apparentemente inerte risvegliandone la potenzialità originaria. Il fabbro si pone come “uomo di conoscenza”, in quanto detentore dei segreti della “potenza e dell’amore”.
Il Fuoco simboleggia l’ardore, la viva forza dello stato puro e l’entusiasmo, che è la partecipazione dello spirito umano allo stato divino: anche qui la derivazione della parola conferma questo significato: dal greco “en – theos”.
Il Fuoco è la vita: le sacerdotesse del Fuoco, come le Vestali, avevano il compito di conservare il fuoco sacro e di onorarlo affinché potesse manifestarsi nelle sue forme vitali e benefiche. L’Elemento, infatti, rispetta coloro che lo rispettano. In caso contrario il fuoco può rivelarsi violento e distruttore, immagine della collera divina.

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