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Ansia

Ho deciso di dare un nome alla mia ansia.
La chiamerò Margherita, o Rosa… il nome di un fiore, insomma, per donarle – anche solo nel nominarla – qualcosa di fresco e di leggero.

Così, quando arriva, potrò salutarla e accoglierla come un’amica che si precipiti da me in preda al panico o alla disperazione: non riuscirei ad aiutarla se mi facessi risucchiare dal suo malessere, per cui le aprirò la porta, comprenderò il suo bisogno di essere sostenuta e lascerò qualsiasi cosa io stia facendo.

L’accoglierò abbracciando lei e il suo dolore, le farò sentire che ci sono, che non è sola e che con me può sentirsi al sicuro prima ancora di chiederle qualsiasi spiegazione.
La lascerò piangere e sfogarsi e, nell’ascoltarla per tutto il tempo necessario, non dimenticherò che in certi momenti il dolore ci acceca e ci fa pensare e dire cose estreme, esasperate, ci porta a ingigantire un sentire dovuto a pochi stralci, piccoli brandelli di #veritàparziali, troppo evidenti per essere reali.

E aspetterò fin quando, piano piano, non si sia un po’ calmata e, solo col pensiero: – Ciao Margherita (o Rosa, o Viola) – le dirò – dolce compagna di vita e di avventure, sei bellissima anche quando mostri la tua #fragilità, sei gentile e delicata, sai fiorire nonostante la pioggia e il vento e io amo la tua forza e la tua capacità di offrirti alla luce del sole e all’aria fresca delle belle
giornate di primavera.

Lei, proprio come una cara amica, aprirà gli occhi ancora scossa da tremori e #turbamenti, incontrerà il mio sguardo amorevole e tutto ciò che di rassicurante c’è lì intorno.
A poco a poco si tranquillizzerà e starò meglio anch’io.

E’ così, no? Quando l’amica che soffre si riprende, ci sentiamo meglio e ritroviamo il sorriso.

Ed io sorriderò e le/mi dirò: – Eccomi Margherita (o Rosa, o Viola) sono qui, ci sono e ci sarò, ancora e ancora e ancora cara amica, e quando ti sentirai che non puoi farcela sappi che non sarai mai sola, perché io combatterò per te, fino a vincere la paura di morire e ad andare avanti a vivere,

#riconoscente e #salda, colma di #gratitudine e di amore.

(di daniela deneb felici – da “Il diario di Deneb – giorno 11.3.2014)

#deneb #barlumi #piccolipassi #ansia #amiamocidipiù #sopravvissuti

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