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 POETHICARE, L’ANGOLO DELLA POESIA:  “SUL TRENO” (di Paola Mazzarino)

POETHICARE, L’ANGOLO DELLA POESIA:  “SUL TRENO” (di Paola Mazzarino)

Sul treno, lo sguardo incollato al finestrino, la mente comincia a spaziare, mille immagini e pensieri si affastellano, ogni sguardo, ogni frase, ogni movimento diventano suggestivi, si caricano di significato e vengono subitaneamente inseriti in una corrente fantasiosa.

Il viaggio espande la coscienza, lascia a casa i paletti, i recinti, le appartenenze, e spazia libero; ha bisogno di scrollarsi di dosso le strutture, per partire in esplorazione, per dar vita all’immaginario, e avventurarsi in quell’oltre offuscato dal quotidiano. 

Sul treno, un mondo si apre. Siamo io e la valigia, i passeggeri sconosciuti dietro i quali s’indovina un’esistenza, e lo scorrere del paesaggio dal finestrino.

Il treno, un “non-luogo” dove le sensazioni interiori scorrono, come il paesaggio.

Il viaggio, non vuole confini, ha bisogno di scorgere altri luoghi, altre consapevolezze, di agganciarsi a quel qualcosa che nutre, che apre la porta a quell’oltre, che a volte spaventa…

 

©Paola Mazzarino                                                     31/10/’17

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