MANI AVVIGHIATE (di Paola Mazzarino)
…Erano anni che camminavo per le vie con una sensazione di buio nel cuore, che mai mi abbandonava,
come un vortice senza fondo nel quale sovente sprofondavo.
Stringevo le mie mani l’una dentro l’altra, come se si potessero confortare reciprocamente,
forse in attesa d’incontrare la mano di un’altra anima, magari triste e solitaria come me,
che condividesse un pezzettino di un cammino che scorreva incessantemente.
Intanto i tramonti si susseguivano, fra le onde di un mare quasi monotono, ormai incapace di suscitare conforto,
e quel sole rosso fuoco, che ogni sera spariva nella diafana luce della notte, pieno di promesse mai mantenute.
E ancora mi aggiro in cerca dei frammenti di un’anima inquieta che nel vuoto non trova conforto.
Le mani strette l’una dentro l’altra, nel mio incedere fra il canto di cicale stanche, che salutano un’estate ormai finita,
solo la luna, come unica testimone di una solitudine infinita…
@Paola Mazzarino 2023