“Chi credi di Essere?”

Chi credi di essere?”

Una domanda apparentemente banale.

A volte se detta dagli altri con arroganza allude a sminuire.

Ma se fossimo noi a rivolgerla a noi stessi?

Ecco che allora la risposta non sarebbe per nulla semplice.

Potremmo mettere dentro alla risposta qualsiasi cosa. Infatti ciò che ci chiediamo non è:

Chi sono?”,

ma più propriamente

Chi credo di Essere?”.

Siamo nel Regno delle infinite possibilità….

Tutto o niente, qualsiasi o nessuno.

Se il Mondo e gli altri ci definiscono in un “chi sei” la nostra Anima, infinita energia, ci rende in grado di Essere ciò che vogliamo, di rivedere parametri, di stravolgere regole, di darci infinite opportunità, entrando nel campo del “chi crediamo di Essere”.

Credere etimologicamente significa “mettere il cuore”, affidarsi, fidarsi, accogliere con il cuore, senza condizioni. Possiamo credere di Essere ciò che desideriamo e quando lo facciamo mettiamoci il cuore e affidiamoci a ciò in cui crediamo. Ovviamente “credere di Essere” è un obiettivo. Ma Io posso credere di Essere e agire tutti i giorni per ciò che credo di Essere e diventare infine ciò che credo di Essere. La domanda è in questo senso un progetto e sta a noi impegnarci per realizzarlo. Non lasciamoci definire dal mondo, dagli altri, non chiudiamoci negli stereotipi, ma apriamoci alle infinite possibilità che abbiamo, che ci diamo. Allora mettiamoci davanti ad uno specchio e rivolgiamoci la domanda:

Chi credo di Essere?”.

Guardiamo profondamente in noi stessi e diamoci delle risposte, affidandoci alla creativa possibilità dell’Essere. Quindi da quel momento facciamo tutto ciò che è in nostro potere per realizzarla, con cura, dedizione e attenzione…..con Amore, mettendoci il cuore appunto. Togliamo attenzione a ciò che non punta alla nostra più profonda realizzazione e mettiamo tutte le nostre energie nel nostro progetto, sentendoci felici nel farlo. Cominciamo credendo di Essere per finire coll’Essere ciò che crediamo! Raffaella Menichetti

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